RICEVITORE RADIO
IN GAMMA HAM 40 Metri
A cura di IZ4BQV
- 04 Febbraio 2010
Dopo 15 anni di attivita' radioamatoriale qualche mese fa
ho pensato bene di costruirmi la mia prima radio!
Come si puo' vedere si tratta di un RX nella banda HAM dei 40 Mt.
Come in tutti i miei progetti ho scelto un soluzione di basso costo,
con buone prestazioni e sopratutto facilmente modificabile per ottenere
il massimo delle prestazioni magari usando materiale di recupero.
A seguire tutta la storia della costruzione di questa radio.
Girando in Internet sono capitato nel sito della Americana TEN TEC
che in questa pagina http://radio.tentec.com/kits/receivers/1056
ora non piu' disponibile
ha in vendita un ricevitore in scatola di montaggio il modello TT 1056,
un ricevitore monobanda a conversione diretta che mi ispirava
e che per comodita' ho comprato alla AOR UK a 27 Sterline
oltre alle spese postali a questo indirizzo:
http://wsplc.com/tt-1056-ten-tec-ssb-cw-direct-conversion-sw-receiver.html
WATERS & STANTON e' un rivenditore ufficiale TEN TEC.
Questa e' la foto ufficiale del kit montato dalla TEN TEC:
Dopo una decina di giorni dall'ordine pagato con carta di credito
mi e' arrivato a casa il pacchetto contenente tutto il materiale sfuso.
Era anche presente un esauriente manualetto in inglese
con tutte ma proprio tutte le indicazioni necessarie,
schema elettrico di montaggio e parecchi suggerimenti molto utili.
Il kit per ragioni di standardizzazione e' comprensivo del materiale
per costruire il ricevitore su una gamma HAM a scelta tra quelle
disponibili che sono 160/80/40/30/20/1715/12/10 Metri
Dopo una attenta valutazione ho scelto la gamma dei 40 Metri (7.0-7.1 MHz)
perche' e' ristretta e quasi sempre con dei bei segnali da ascoltare.
Inoltre dal punto di vista RF e' meno impegnativa che per esempio dei 10 metri.
Una volta montati tutti i componenti mi sono reso conto che c'erano
molte cose che non andavano o non avevano prestazioni sufficienti.
Di buono ho trovato il filtro audio R16 che molto bene
I difetti piu' importanti erano i seguenti:
- Banda passante troppo larga da 6.3 a 7.4 MHz
- Forte intermodulazione con le stazioni AM subito sopra 7.1 MHz
- Impossibilita' di sintonizzare la frequenza con R2
- L'inutilita' di R3 per allargare la gamma gia' troppo larga
- Il guadagno RF tramite R1 porta alla saturazione del mixer
- La mancanza di protezione contro l'inversione dell'alimentazione
- Bassa sensibilita' ai segnali radioamatoriali in gamma 40 Mt
- Forte ronzio dovuto all'alimentatore 12 Volt anche se stabilizzati.
- Mancanza di un contenitore schermato per alloggiare il tutto
Un pacco di problemi non da poco che mi hanno impegnato parecchio
per risolverli tutti in maniera piu' che accettabile.
Premetto che girando il nucleo di L2 cambia la frequenza
e girando il nucleo di L1 si ottiene il massimo segnale.
Per ottenere tarature precise si puo' usare un generatore RF
oppure una radio sui 40 Metri staccando l'antenna principale
sostituendola con un pezzo di filo e ascoltare il fischio
dell'oscillatore locale della radio in costruzione.
Nella foto che segue sono indicate le modifiche realizzate.
Per prima cosa ho tolto R3 e inserito un ponticello
tra il suo reforo centrale e R21 fissando cosi'
la banda passante alla stessa di R2 evitando confusione.
In rosso si vede la resistenza R5 ridotta da 1 MOhm a 33 KOhm
in modo da restringere la banda passante da 6,93 a 7.12 MHz
eliminando in questo modo le intermodulazioni AM.
Se siri duce la resistenza R5 ridotta da 1 MOhm a 47 KOhm
si restringe la banda passante da 6,99 a 7.21 MHz
In verde si vede il diodo aggiunto contro l'inversione di polarita'.
Ne caso cio' succedesse si bruceranno R22 e l'integrato LM358!
In giallo si vedono 2 fili aggiuntivi blu inseriti dopo aver interrotto
la pista che va dal centrale di R2 a R4 e che vanno alla resistenza EX R3,
indicata dalla freccia viola, montata capovolta per mancanza di spazio
per ottenere un efficiente controllo fine di sintonia
saldando i fili blu i nella posizione dei puntini magenta.
Qui si vedono in dettaglio le modifiche apportate:
Per evitare il ronzio dell'alimentazione ho usato
l'alimentazione a batteria 12 Volt al piombo.
Rimaneva da risolvere il problema della bassa sensibilita'.
Intanto occorre dire che per avere dei risultati validi
occorre una buona antenna tipo nel mio caso un dipolo per i 40 Metri.
Un semplice filo anche se lungo funziona ma con scarso risultato.
La soluzione che ho trovato e' stata di inserire un preamplificatore
di radio frequenza con un buon fattore rumore tra l'antenna e la radio.
Casualmente ne avevo uno gia' costruito tempo addietro modello LX1456
che si trova sul N.205 di NUOVA ELETTRONICA che faceva al caso mio.
Ha un guadagno fino a 22 Db cioe' 12 volte in tensione,
ma sopratutto ha un fattore rumore NF di 2 che e' un valore buonissimo.
Inoltre ha la stessa alimentazione a 12 Volt che non guasta!
Lo si puo' vedere qui a montaggio ultimato:
La foto non ha bisogno di commenti tranne per il fatto
che c'e' un interruttore di By pass per saltare il preamplificatore.
e che sono stati fatti i collegamenti in filo argentato
per sostenere il circuito evitando ogni tipo di foro.
Ho cablato il tutto in maniera volante, ho rifatto le tarature di fino
e ho visto che il tutto funziona molto bene ma con un audio scadente.
mentre tutti gli altri problemi seri erano stati superati tranquillamente.
Studiando le caratteristiche dell'integrato audio TDA2611A
ho visto che puo' dare fino a 5 Watt in uscita senza scaldarsi su 4 Ohm.
Potevo montare un altoparlante molto potente senza problemi.
Ugo, IK4JSK mi ha generosamente regalato questo altoparlante da 5 Watt su 2.7 Ohm!!
Non solo ma questo altoparlante si presta egregiamente per il montaggio BASS REFLEX!!
A questo punto messo a posto la parte tecnica rimaneva la parte
meccanica e del cablaggio vero e proprio che non sto a illustrare nei dettagli
in quanto ognuno avra' sicuramente materiale e soluzioni diverse da applicare.
Metto un po' di foto a carattere illustrativo solo per dare qualche spunto in
piu'!
Vista dall'alto senza coperchio:
Vista da dietro, da notare il pulsante di By Pass del pre RF
Il frontale con le scritte definitive fatte con adesivi scritti a mano.
Da notare la presa per la cuffia che interrompe l'altoparlante,
la spia rossa che dice che c'e' alimentazione, la spia verde
che ci dice che la radio e' accesa e la spia gialla che
ci dice che il preamplificatore a monte e' acceso.
Il potenziometro in alto a sinistra ci da il guadagno del pre RF,
da sinistra a destra sotto abbiamo la manopola del guadagno RF,
la manopola di sintonia principale, quella grigia per la sintonia fine,
la manopola per il passa banda audio e quella del volume audio.
Qui si puo' vedere il tutto in funzione con alimentazione a batteria.
Sopra si vede la foratura per l'uscita dell'audio dall'altoparlante.
Per aver un bel suono l'altoparlante deve essere a tenuta contro la lamiera.
L'uso della radio e' molto facile e intuitivo come una radio commerciale.
Giocando su pre e RF GAIN, sulla sintonia e sintonia fine, allargando
e stringendo la banda passante si puo' regolare la ricezione a proprio piacimento.
Quello che mi ha colpito e' l'efficacia di ogni regolazione sul segnale ricevuto.
Alla fine di tutto questo lavoro mi sono rimasto una radio con buone prestazioni,
estremamente portatile, quindi adatta e gia' predisposta
ad essere usata con un TX QRP, dal costo finale molto basso.
Il preamplificatore puo' essere usato da solo rinviando il segnale a un RX esterno.
Ovviamente ci sono dei limiti come leggere intermodulazioni, sensibilita' non elevata,
con qualche difficolta' di sintonia ma con una buona sintonia fine e un grande audio.
Il consumo e' di 0.5 Ampere quasi tutto dovuto all'audio.
Pur essendoci il punto di presa non ho messo un display con la frequenza digitale
perche' si introducono delle capacita' che spostano random la taratura del tutto.
Avevo preso in considerazione di mettere uno S-Meter ma sarebbe stato inutile
per una radio ridotta al minimo come questa e comunque difficilmente calibrabile.
Ho anche provato a collegare a terra la massa della radio senza alcun beneficio.
BUON DIVERTIMENTO!
ED ORA UNA CURIOSA REALIZZAZIONE!
Nel Numero 95 del 1984 di NUOVA ELETTRONICA
venne pubblicato un kit inerente un KEYER ELETTRONICO LX 644
con relativa memoria da 1 Kbyte LX 645.
Ufficialmente questi 2 kit sono fuori produzione
per mancanza di alcune parti, ma grazie alla cortesia
della Ditta Heltron e stato possibile realizzare
2 kit completi 26 anni dopo la loro pubblicazione.
L'alimentazione e' diventata esterna non essendo
più disponibile il traformatore di rete.
La memoria montata e' da da 1 Kbyte LX 645.
A parte ho recuperato la scatola alla TMA di Lugo
ed ho studiato le due mascherine fronte e retro
ottenendo uno strumento finito completo di tasto.
Ho fatto parecchie modifiche e aggiunte
per rendere piacevole l'uso dell'apparato
tra cui sostituire la capsula in dotazione
con un altoparlantino da 32 OHM di impedenza.
Il tasto è di tipo resistivo e poco preciso
ma può essere sostituito da uno tipo iambic.
Qui si vede l'interno con scheda di memoria,
da notare il cablaggio piuttosto complicato.
Qui si vede l'interno senza scheda di memoria,
da notare la mancanza di alimentazione interna
sostituita da alimentazione esterna 8-12 volt
con aggiunto un diodo al germanio di protezione
e con un regolatore LM7805 per avere i 5 volt richiesti.
Dietro a sx abbiamo l'uscita CW per la radio,
al centro dietro l'uscita per il tasto iambic
e a dx pa presa di alimentazione esterna 8-12 volt
con aggiunto un diodo al germanio di protezione
e con un regolatore LM7805 per avere i 5 volt richiesti.
La minibateria la piombo assicura ore di autonomia
Questa e' la scheda di memoria da 1 Kbyte,
si puo' operare comunque senza scheda di memoria.
La memoria si cancella se si spegne l'apparato.
Qui si vedono 2 keyer completi con sopra la radio,
ricevente descritta nella prima parte di questa pagina.
I keyer attuali in kit sono meglio di questo,
ma la costruzione di questo kit di oltre 26 anni fa
con esito positivo mi ha dato particolare soddisfazione.
In seguito ho costruito un tasto specifico
per il KEYER ELETTRONICO di cui sopra!
Le specifiche che mi sono dato sono state:
BASSO COSTO, LEGGEREZZA, FACILITA' DI COSTRUZIONE,
POSSIBILITA' di USO COME TASTO IAMBIC o VERTICALE
BUONA STABILITA' D'USO e FACILITA' DI REGOLAZIONE
E NATURALMENTE UNA FUNZIONAMENTO ACCETTABILE
Tutte le specifiche sono state rispettate:
Spese vive 1.5 Euro nella vernice della base color ciliegio.
Tutto il resto e' materiale di recupero che avevo in casa.
Leggerezza discreta, il tutto coi cavi pesa 130 grammi,
La costruzione e' facilissima bastano i soliti attrezzi
disponibili in casa ... di un radioamatore.
Con due tasti collegati si puo' usare come IAMBIC
e con uno dei 2 a scelta e' come usare un tasto verticale.
Si usa con 2 dita indice e medio ed e' come usare
due tasti verticali contemporaneamente.
La stabilita' e' buona perche' premendo verso il basso
i tasti flessibili di vetroresina la pressione verticale aumenta.
La regolazione avviene regolando le viti e le molle di compensazione.
Una volta regolato il tutto il funzionmento e' accettabile
anche se non si ha certamente tra le mani un tasto VIBROPLEX!
In questa foto abbiamo un tasto vero, il mio tasto
e il keyer elettronico con relativa batteria.
Qui abbiamo il tasto da solo di tre quarti con i 2 tasti ben visibili
Qui invece abbiamo il tasto visto dall'alto completo di cavi collegati.
Qui si vedono tutte le viti e bulloni per le varie regolazioni.
Questi sono i contatti, sopra acciaio per molle C72 cromato
e sotto 2 semi perni di recupero da una stampante dismessa.
Non e' un tasto con grandi pretese ma comunque con funzionalita' accettabile!
Questo invece e' un secondo preamplificatore RF 0-30 MHz
montato in una propria scatola per uso generale con qualsiasi radio.
Questo preamplificatore e' eccezionale per dare della birra
alle radio un po' vecchiotte o a radio riceventi autocostruite
in quanto il fattore di rumore NF di 2 lo rende ineguagliabile.
Scheda, scatola e componenti esterni costano circa 30 Euro
e sono sicuro che sul mercato non esiste niente di simile a questo costo.
Ovviamente piu' la radio collegata e' buona e meno sara' l'aiuto
di questo preamplificatore aiuto comunque sempre presente.
Il consumo varia da 25 a 40 Milli Ampere
a secondo della preamplificazione richiesta.
Stesso preamplificatore con le bobine maggiorate con resa leggermente migliore.
Mail a IZ4BQV